Pittore e architetto italiano. Probabilmente allievo di C. Allori a Firenze, si
trasferì giovanissimo a Venezia, dove subì l'influenza di B.
Strozzi, D. Feti e F. Maffei. La sua opera è caratterizzata dall'estro
fantastico dell'invenzione, dalla scioltezza della pennellata, dal gusto del
colore scorrevole, vibrante. L'arte di
M. influì notevolmente
sulla pittura settecentesca nell'Italia settentrionale. Tra le rare opere
risalenti al periodo fiorentino, citiamo:
Apollo e Marsia, Erminia tra i
pastori, Venere e Marte sorpresi da Vulcano; più numerosi furono i
lavori svolti a Venezia: il
Sogno del pontefice (1669, chiesa del
Carmine); il
Ritrovamento di Mosè (Rovigo, Accademia dei
Concordi);
Venere e Amore (Venezia, Collezione Sonnino);
S. Benedetto
in gloria tra le virtù teologali (Nantes, Musée des
Beaux-Arts). Fu anche poeta satirico e architetto (Firenze 1611 circa - Venezia
1678).